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I benefici della Mindfulness per le donne in gravidanza.

Mindfulness e gravidanza

La mindfulness è molto più di una semplice pratica di meditazione. Essa insegna a concentrarsi sul presente, ad accettare i propri pensieri ed emozioni senza giudicarli e a non reagire in modo impulsivo. Per le donne in gravidanza, la mindfulness rappresenta un’opportunità per ridurre lo stress, l’ansia e la depressione, migliorando la qualità del sonno e l’immunità. Ma i benefici non finiscono qui. Grazie alla mindfulness, le donne in gravidanza possono imparare a connettersi con il proprio corpo e con il bambino in modo più profondo, sviluppando un’attenzione particolare ai segnali che il corpo e la mente inviano in quel momento così importante della loro vita. Ecco perché la mindfulness può essere una pratica tanto potente ed efficace per aiutare le donne in gravidanza a vivere questo periodo in modo più consapevole e sereno.

Le possibili applicazioni

La pratica della mindfulness può essere svolta dalle donne in gravidanza in diversi modi e contesti, sia da sole che sotto la guida di un insegnante esperto.

Una delle modalità più comuni è quella della meditazione seduta, che può essere praticata in qualsiasi momento della giornata, preferibilmente in un luogo tranquillo e senza distrazioni. Si può anche praticare la mindfulness durante le attività quotidiane, concentrandosi sulla respirazione e sulle sensazioni del corpo.

Inoltre, esistono programmi di mindfulness specificamente progettati per le donne in gravidanza, come il Mindfulness-Based Childbirth and Parenting (MBCP) sviluppato da Nancy Bardacke, che include esercizi di respirazione, meditazioni e tecniche di visualizzazione per preparare le donne al parto e alla genitorialità. Il libro da lei scritto sull’argomento è disponibile anche in italiano: “Mindfulness in gravidanza. Praticare con mente, corpo e cuore“.

È possibile partecipare a corsi di mindfulness per le donne in gravidanza offerti da insegnanti qualificati, in ogni caso è importante parlare con il proprio medico prima di iniziare qualsiasi tipo di pratica mindfulness, per assicurarsi che sia adatta alle proprie esigenze e condizioni fisiche.

Gli studi

Molti studi scientifici hanno dimostrato i benefici della Mindfulness sulla salute mentale e fisica delle donne in gravidanza

Alcuni studi degni di nota:

  1. Uno studio pubblicato sulla rivista “BMC Pregnancy and Childbirth” (2021) ha esaminato gli effetti della mindfulness sulla salute mentale delle donne in gravidanza. Lo studio ha coinvolto 36 donne in gravidanza, metà delle quali ha partecipato a un programma di otto settimane di mindfulness, mentre l’altra metà ha ricevuto la normale assistenza sanitaria. Alla fine dello studio, le donne che avevano partecipato al programma di mindfulness hanno mostrato una riduzione significativa del livello di ansia e depressione rispetto al gruppo di controllo.
  2. Un altro studio ha esaminato gli effetti della mindfulness sulla qualità del sonno delle donne in gravidanza. Lo studio, pubblicato sulla rivista “Sleep Medicine” (2018), ha coinvolto 49 donne in gravidanza che hanno partecipato a un programma di otto settimane di mindfulness. Alla fine dello studio, le donne che avevano partecipato al programma di mindfulness hanno mostrato un miglioramento significativo nella qualità del sonno rispetto al gruppo di controllo.

La mindfulness può anche aiutare le donne in gravidanza a ridurre il rischio di complicazioni durante la gravidanza e il parto.

  1. Uno altro studio pubblicato sulla rivista “BMC Pregnancy and Childbirth” (2021) ha esaminato gli effetti della mindfulness sulla pressione sanguigna delle donne in gravidanza. Lo studio ha coinvolto 45 donne in gravidanza, metà delle quali ha partecipato a un programma di otto settimane di mindfulness, mentre l’altra metà ha ricevuto la normale assistenza sanitaria. Alla fine dello studio, le donne che avevano partecipato al programma di mindfulness hanno mostrato una riduzione significativa della pressione sanguigna rispetto al gruppo di controllo.

Inoltre, la mindfulness può aiutare le donne in gravidanza a connettersi con il proprio corpo e il bambino in modo più profondo.

  1. Uno studio pubblicato sulla rivista “Journal of Child and Family Studies” (2010) ha esaminato gli effetti della mindfulness sulla relazione madre-bambino. Lo studio ha coinvolto 29 donne in gravidanza che hanno partecipato a un programma di otto settimane di mindfulness. Alla fine dello studio, le donne che avevano partecipato al programma di mindfulness hanno mostrato un miglioramento significativo nella relazione madre-bambino rispetto al gruppo di controllo.

Gli studi scientifici confermano, dunque, i benefici della mindfulness per le donne in gravidanza, sottolineando come questa pratica possa migliorare il benessere mentale e fisico di madre e figlio, contribuendo a creare un’esperienza di gravidanza più consapevole e serena.

Bibliografia

  1. Amanda N. Noroña-Zhou, PhD, Michael Coccia, MAS, Elissa Epel, PhD, Cassandra Vieten, PhD, Nancy E. Adler, PhD, Barbara Laraia, PhD, Karen Jones-Mason, JD, PhD, Abbey Alkon, PhD, and Nicole R. Bush, PhD  (2022). The Effects of a Prenatal Mindfulness Intervention on Infant Autonomic and Behavioral Reactivity and Regulation. Psychosom Med. 2022 Jun; 84(5): 525–535.
  2. Jia-Yuan Zhang, Yu-Xia Cui, Yu-Qiu Zhou, Ying-Li Li (2019). Effects of mindfulness-based stress reduction on prenatal stress, anxiety and depression. Psychol Health Med. 2019 Jan;24(1):51-58
  3. Larissa G. Duncan, Ph.D. and Catherine Shaddix, M.A. (2015). Mindfulness-Based Childbirth and Parenting (MBCP): Innovation in Birth Preparation to Support Healthy, Happy Families. Int J Birth Parent Educ. 2015 Jan; 2(2): 30–33.
  4. Anjulie Dhillon, Elizabeth Sparkes, Rui V Duarte (2017). Mindfulness-Based Interventions During Pregnancy: a Systematic Review and Meta-analysis. Mindfulness (N Y). 2017;8(6):1421-1437.
  5. Guardino CM, Dunkel Schetter C, Bower JE, Lu MC, Smalley SL (2014). Randomised controlled pilot trial of mindfulness training for stress reduction during pregnancy. Psychol Health.

Insegnare La Mindfulness: Le Nuove Evidenze

A cura di Istituto Mente Corpo

Nel panorama della Mindfulness emerge chiaramente una sfida: se da un lato l’offerta di corsi cresce rapidamente, mentre la qualità di chi conduce le pratiche non riesce sempre a mantenere lo stesso ritmo. 

Per affrontare questo problema, nel tempo sono state elaborate linee guida internazionali (Kenny et al. 2020, Grifth et al. 2021) per assicurare programmi di formazione di alta qualità.

Tali linee guida includono:

  • un numero minimo di ore di formazione;
  • ritiri silenziosi regolari e obbligatori;
  • insegnamenti supervisionati;
  • sviluppo professionale continuo;
  • supervisione costante o mentorship.

1. Il primo studio sul tema 

La letteratura pregressa evidenzia l’importanza che l’insegnante incarni personalmente le qualità chiave della mindfulness (cosiddetto “Embodiment”) per garantire una trasmissione efficace e risultati positivi nei partecipanti (Khoury et al. 2017).

Gli insegnanti efficaci di mindfulness devono dunque possedere concretamente le qualità che intendono sviluppare nei loro studenti.

Un recente studio italiano (Matiz et al 2025) ha analizzato l’impatto del Corso per Istruttori di Mindfulness (CIM), organizzato dalla Scuola di Psicologia Cognitiva in collaborazione con l’Istituto Mente e Corpo e Federmindfulness, che si svolge annualmente presso l’Eremo di Monte Giove.

Il corso ha una durata di 9 mesi e prevede quattro ritiri residenziali di tre giorni ciascuno.

Ogni ritiro prevede almeno:

  • 16 ore di meditazione;
  • 5 ore di lezioni teoriche;
  • 4 ore di pratica supervisionata.

Lo studio, intitolato “Training for Mindfulness Teachers: Benefits for Mindfulness, Well-being, and Emotion Regulation” e pubblicato sulla rivista internazionale “Mindfulness”, è la prima analisi scientifica esistente degli effetti di un programma intensivo di formazione per insegnanti di mindfulness.

La metodologia dello studio ha previsto la somministrazione di questionari psicometrici:

  • A due gruppi simili per caratteristiche generali e punteggi comparabili nei test di personalità: un gruppo di trattamento (87 partecipanti al CIM) e un gruppo di controllo (63 persone non partecipanti);
  • In tre momenti diversi: all’inizio del percorso (T0), a metà percorso (T1) e a fine percorso (T2).

2. Oggetto di analisi e risultati

2.1 Abilità di Mindfulness

  • Questionario utilizzato: versione breve italiana del “Five Facet Mindfulness” (Bohlmeijer et al. 2011) che misura la consapevolezza e la presenza mentale attraverso cinque aspetti chiave, aiutando a comprendere quanto una persona sia attenta e non giudicante nel momento presente;
  • Risultati: i partecipanti al gruppo CIM hanno mostrato miglioramenti significativi rispetto al gruppo di controllo, specialmente negli aspetti di Osservare, Descrivere, Non reagire e Agire con consapevolezza.
  • Significato: questi miglioramenti confermano l’importanza di coltivare specifiche capacità di mindfulness nei programmi formativi.

2.2 Regolazione delle Emozioni

  • Questionario utilizzato: versione breve italiana dell'”Heidelberg Form for Emotion Regulation Strategies” (Izadpanah et al. 2019), che valuta come le persone gestiscono le proprie emozioni, identificando strategie utili (come l’accettazione) e meno utili (come la ruminazione);
  • Risultati: significativa diminuzione della ruminazione nel gruppo CIM rispetto al controllo;
  • Significato: questo risultato evidenzia il ruolo della mindfulness nel ridurre pensieri negativi e autocritici, sottolineando che gli istruttori devono sperimentare personalmente questi benefici durante la formazione per trasmetterli efficacemente.

2.3 Benessere Psicologico

  • Questionario utilizzato: versione italiana del “Psychological Well-being” (Ryff 1989) che, come abbiamo già spiegato in un altro articolo, misura il benessere psicologico attraverso sei dimensioni fondamentali per valutare quanto una persona si senta realizzata e in armonia con sé stessa;
  • Risultati: contrariamente al gruppo di controllo, il gruppo CIM ha mostrato miglioramenti significativi nel tempo in due dimensioni specifiche del Benessere: “Crescita personale” (ossia la percezione di un continuo sviluppo e miglioramento di sé) e “Scopo nella vita” (ossia la percezione di possedere obiettivi e di avere una direzione che dia senso alla propria vita);
  • Significato: come notano gli autori dello studio, “questo risultato è in linea con la letteratura esistente che collega la pratica della mindfulness a un miglioramento del benessere psicologico” (Khoury et al. 2015, Medina et al. 2017, Wai Chu e Mak 2019, Querstret et al. 2020).

3. Conclusioni

I risultati di questo studio confermano che l’embodiment, ossia la capacità degli insegnanti di mindfulness di incarnare personalmente le qualità della pratica – osservazione, descrizione, non giudizio e azione consapevole – è strettamente legato al loro benessere psicologico.

In altre parole:

  • L’embodiment non è soltanto un requisito tecnico, ma nasce e si alimenta da un processo interiore di crescita e di scoperta del senso della propria vita;
  • Questo suggerisce che i programmi di formazione per insegnanti dovrebbero integrare, in modo esplicito e sistematico, strategie per coltivare il benessere psicologico degli istruttori, poiché esso costituisce la radice stessa dell’efficacia pedagogica e della trasmissione autentica della mindfulness.

 


4. Bibliografia

Istituto Mente e Corpo

https://istitutomentecorpo.org/blog/item/148-insegnare-la-mindfulness-le-nuove-evidenze